Designer

Riccardo Dalisi

"L'uomo che disegna i sogni"

Dopo la collaborazione con il distretto dei compassi di Palosco, una personale dedicata ai compassi ed alle opere di uno dei più grandi autori del made in Italy. Riccardo Dalisi: il maestro napoletano che nel design ha introdotto il folclore, la manualità artigianale, i materiali antichi...la poetica del quotidiano.

Biografia

Nato a Potenza il primo maggio del 1931, ha ricoperto la cattedra di Progettazione presso la facoltà di Architettura di Napoli. Presso la stessa facoltà è stato direttore della Scuola di Specializzazione in Disegno Industriale. Negli anni Settanta è stato tra i rappresentanti dell’architettura radicale e tra i fondatori della Global Tools. Da sempre impegnato nel sociale (fondamentali le esperienze con i bambini del Rione Traiano, con gli anziani della Casa del Popolo di Ponticelli e oggi l’impegno con i giovani del Rione Sanità di Napoli) si è dedicato intensamente alla creazione di un rapporto sempre più articolato e fecondo tra la ricerca universitaria, l’architettura e il design, la scultura e la pittura, l’arte e l’artigianato, mantenendo al centro la finalità di uno sviluppo umano attraverso il dialogo e il potenziale di creatività che ne sprigiona. Nel 1981 ha vinto il premio Compasso d’Oro per la ricerca sulla caffettiera napoletana. Nel 2010, dopo una lunga ricerca preparativa, ha presentato, in collaborazione con la Triennale di Milano e la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, la prima edizione del “Premio Compasso di latta”, iniziativa per una nuova ricerca nel campo del design nel segno del sostegno umano, della ecocompatibilità e della decrescita. Numerosissime le mostre dedicate alla sua attività di architetto, di designer, di scultore e di pittore allestite in Italia e all’estero (Biennale di Venezia, Triennale di Milano, Biennale di Chicago, Museo del Design di Denver, Guggenheim Museum di New York, Museo di Copenaghen, Museo di Arte Contemporanea di Salonicco, Palazzo Reale, Galleria Lucio Amelio e Castel dell’Ovo a Napoli, Fondazione Cartier di Parigi, Museo delle Arti Decorative di Montreal, Tabak Museum di Vienna, Museo Zitadelle Spandau di Berlino).