Designer

Alessandro Mendini

"Design alla deriva"

Un grande Tappeto con oggetti, posto al centro del Salone della Gerusalemme Liberata, cuore di Palazzo Moroni, protegge e contiene un suggestivo composite di oggetti simbolici, icone dell'esistenza molto lontane fra loro nello spazio e nel tempo, nelle tematiche, nella collocazione della memoria del Maestro.

Partners

partner

Biografia

Alessandro Mendini è nato a Milano. Da ragazzo è vissuto in una casa borghese disegnata da Piero Portaluppi, nel fascino dei quadri di Savinio, Severini, Campigli, Morandi, e molti altri autori, presenti nella collezione di pittura moderna dei suoi parenti.
Questo ambiente visivo è stato basilare per la sua formazione. Laureatosi architetto, ha avuto riferimenti diretti in Rogers, Nizzoli e Gio Ponti.
Interessato a scrivere e a teorizzare, oltre che disegnare, ha poi diretto in successione le riviste “Casabella” (1970-1976), “Modo” (1977-1981) e “Domus”(1980- 1985; 2010- 2011).
Questo lavoro, svolto in parallelo al suo sodalizio con lo studio Alchimia di cui ha condiviso tutta l’avventura, lo ha condotto verso il design radicale, l’architettura neo moderna, e verso un approccio calligrafico, coloristico, simbolico, romantico e problematico con il progetto. Da allora ha realizzato un mondo fiabesco di oggetti, mobili, prototipi, prodotti, pitture, scritti, ambienti, installazioni e situazioni spesso intrecciate, complesse, polemiche, paradossali ironiche e letterarie. E pure da allora collabora con varie industrie, anche nell’Estremo Oriente, per l’impostazione dei loro problemi di immagine e di design.
Il suo lavoro sembra avere due anime: una solitaria e introversa, e una votata all’attività di gruppo. Sono infatti molte le opere fatte da solo, come i gruppi da lui costituiti, tanto con persone ignote che con grandi progettisti e artisti.
Nel 1989 ha aperto a Milano, assieme al fratello, architetto Francesco Mendini, l’Atelier Mendini a Milano.