Designer

Aldo Cibic

"Il contesto e l'anima delle cose"

Una serie di oggetti decorativi contemporanei, prodotti artigianalmente e disegnati da Aldo Cibic, tutti ambientati a Palazzo Moroni: dai tappeti Party, Bongo e Many fino a Dino grande e piccolo; dalle caraffe Piggy e Foxy fino al Big One; da Pocket Landscape a La Long fino alla Collezione Vassoi. Il designer la definisce inaspettatamente, per un attimo, la contaminazione di una realtà contemporanea.

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Biografia

Nasce a Schio nel 1957 e, a 24 anni, già lavora nello studio di Ettore Sottsass come collaboratore. Nel 1980 diventa suo socio partecipando alla fondazione di Memphis, il collettivo di designer e architetti nato per liberarsi dal conformismo e della mediocrità che pervade il quotidiano. Fin dall’inizio della carriera si dimostra un potente innovatore, dedito alla sperimentazione e pervaso dall’intuizione e dalle emozioni nel suo muoversi fuori dalle regole canoniche della composizione. Caratterizzato da una fusione di più stili e più forme espressive, ha sempre inteso muovere energie, suscitare visioni e sviluppare idee. Negli anni Ottanta dà vita alla sua prima collezione autoprodotta, Standard, proposta al pubblico nella sua casa-loft di Milano. Da quel momento, la mostra estemporanea accompagna costantemente il lavoro di ricerca del designer. A partire dagli anni Novanta, il tema centrale su cui si sviluppa la ricerca di Cibic è quello della sostenibilità, sia in senso ambientale e fisico che culturale e sociale: nasce il design dei servizi che, ad oggi, continua all’interno del laboratorio Cibicworkshop. Qui, l’ambiente è osservato, reimmaginato, reinventato, riscoperto fino a che il ripensamento non coinvolge l’idea stessa di felicità: Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. Nuove realtà per nuovi modi di vivere.